Statuto del Budo
武道憲章
Il budō, la via delle arti marziali giapponesi, ha origine nell’antico spirito marziale del Giappone. Attraverso secoli di cambiamenti storici e sociali, queste forme di cultura tradizionale si sono evolute da mere tecniche di combattimento (jutsu) a sistemi di sviluppo personale (dō).
Per mezzo della ricerca della perfetta unità tra mente e tecnica, il budō è diventato un sistema di allenamento fisico e di crescita spirituale. Lo studio del budō incoraggia il comportamento retto, fa progredire l’abilità tecnica, rafforza il corpo e perfeziona la mente. I giapponesi moderni hanno ereditato i valori tradizionali attraverso il budō, che continua a svolgere un ruolo significativo nella formazione della personalità nipponica, come fonte di energia e ringiovanimento senza limiti. Come tale, il budō ha suscitato un forte interesse a livello internazionale, ed è studiato in tutto il mondo.
Tuttavia, la recente tendenza all’agonismo, focalizzata soltanto sulle abilità tecniche e aggravata da un’eccessiva preoccupazione per la vittoria, è una grave minaccia per l’essenza stessa del budō. Per evitare ogni possibile adulterazione, i praticanti del budō devono continuamente porsi sotto esame e sforzarsi di perfezionare e preservare questa cultura tradizionale. È con la speranza di contribuire a preservarne i principi fondamentali, che noi, membri del Nippon Budō Kyōgikai, abbiamo stilato il seguente Statuto del Budō.
武道憲章 – Budō Kensho
- Obiettivo. Attraverso l’allenamento fisico e mentale nelle arti marziali giapponesi, i praticanti del budō cercano di edificare il loro carattere, migliorare la capacità di giudizio e diventare individui disciplinati in grado di dare un contributo alla società in generale.
- Pratica. Durante l’allenamento, i praticanti devono sempre agire con rispetto e cortesia, aderire ai principi fondamentali prescritti dall’arte e resistere alla tentazione di perseguire la mera abilità tecnica invece di ricercare la perfetta unità di mente, corpo e tecnica.
- Competizione. Che si cimentino in una gara di kumite o di kata, i praticanti devono mostrare lo spirito che sta alla base del budō. I budoka sono chiamati a fare del loro meglio in ogni circostanza, vincendo con modestia, accettando la sconfitta con grazia ed esibendo costantemente l’autocontrollo.
- Dojo. Il dōjō è un posto speciale destinato all’allenamento del corpo e della mente. Nel dōjō, i praticanti del budō devono mantenere la disciplina e mostrare la cortesia e il rispetto necessari. Il dōjō dovrebbe sempre essere un ambiente tranquillo, pulito, sicuro e solenne.
- Insegnamento. Gli istruttori devono sempre incoraggiare gli altri al miglioramento di sé e ad allenare diligentemente la mente e il corpo, continuando nel contempo a progredire nella comprensione dei principi tecnici del budō. Gli insegnanti non devono permettere che l’attenzione venga posta sulla vittoria o sulla sconfitta nelle competizioni, né sulla sola abilità tecnica. Soprattutto, gli insegnanti hanno la responsabilità di dare l’esempio fornendo agli allievi un modello di comportamento.
- Promozione. Le persone che promuovono il budō, sostenendone i valori tradizionali, devono mantenere una mente aperta e una prospettiva internazionale. Devono sforzarsi di contribuire alla ricerca e all’insegnamento e fare tutto il possibile per far progredire il budō in ogni modo possibile.
Associazione Giapponese del Budō
Japanese Budō Association
Nippon Budō Kyōgikai
日本武道館 – Nippon Budōkan
Tokyo, Japan
23 aprile 1987