Una delegazione italiana della WKSI, in collaborazione con il Centro Diurno “Progetti di Vita” dedicato a persone con disabilità medio-grave e grave, parteciperà dal 28 agosto al 4 settembre in Andalusia al progetto europeo “TEN mueveTE por la inclusioN”. Il progetto, che è cofinanziato dalla Comunità Europea con i fondi Erasmus+, vedrà impegnati atleti disabili e non, provenienti da Germania, Italia e Spagna, cimentarsi nelle discipline sportive di Arti Marziali, Yoga e Trekking. Un’altra iniziativa che, grazie al nostro osservatorio permanente Abili al Karate dedicato allo studio, alla divulgazione e all’educazione sulle buone pratiche inclusive, vede protagonista la Wadokai Karatedo Shingitai Italia come partner affidabile nello sviluppo di progetti rivolti all’inclusione sportiva e sociale.
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Wadokai Masters in Rome 2023 promosso dall’Ente di Promozione Sportiva ACSI e dal branch JKF Wadokai WKSI
Si è svolto a Roma, nella bellissima sede del Centro Tecnico Sportivo Nazionale ACSI presso il Roman Sport City di Pomezia, il seminario internazionale di Karate Wado Ryu «Wadokai Masters in Rome 2023» promosso da ACSI e dalla WKSI, branch italiano della Wado-Kai, la più grande organizzazione di Wado Ryu a livello mondiale, e l’unica che opera all’interno della JKF – Japan Karatedo Federation e della WKF – World Karate Federation.
Nel weekend del 15 e 16 aprile, il maestro Roberto Danubio, 7° dan JKF Wadokai, con il supporto di Eveline Danubio, 6° dan JKF Wadokai, e Maurizio Paradisi (responsabile nazionale Fijlkam per il Wado Ryu), ha guidato tre sessioni di allenamento sul curriculum tecnico della Japan Karatedo Federation Wado-Kai.
A margine del seminario – una full-immersion di allenamento serratissimo – si sono svolti anche gli esami di graduazione JKF Wadokai, valevoli per il conseguimento della cintura nera fino a 3° dan. Nella commissione esaminatrice, che per regolamento internazionale può essere composta soltanto da esaminatori qualificati riconosciuti dalla Japan Karatedo Federation, c’erano Roberto Danubio, Eveline Danubio, Maurizio Paradisi e Giuseppe Carloni. I candidati, grazie a una prova d’esame di alto livello, sono stati tutti promossi: Amanda Saraceni e Rebecca Mazzetti hanno conseguito il 2° dan JKF Wadokai, mentre Alessio Valeriani e Guerrero Gabriel Aguilar hanno conseguito il 3° dan JKF Wadokai.
L’evento, a cui hanno partecipato insegnanti tecnici e atleti aderenti alla WKSI, nella giornata di sabato è stato arricchito dalla presenza di un graditissimo ospite: il Presidente della Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici Karate FIJLKAM, Claudio Culasso. Più volte campione nazionale di kumite tra il 1974 e il 1983 e primo italiano a vincere un campionato europeo di karate nel 1975, Culasso è oggi uno dei più attivi promotori e fautori del recupero, a livello federale, dello studio del karate tradizionale, valorizzando i quattro stili principali riconosciuti dalla FIJLKAM e dalla WKF.
Il maestro Roberto Danubio ha infine voluto ringraziare i partecipanti, sottolineando i notevoli progressi tecnici fatti negli ultimi anni dai praticanti aderenti alla WKSI.
Renshin Kan’s International Wado-Kai Karate Summer Camp. Il camp di cui non puoi fare a meno
Immagina una struttura sportiva residenziale estesa su oltre 125 mila metri quadrati, dove puoi dormire, mangiare e allenarti nel massimo comfort. Immagina di avere a disposizione, inclusi nel prezzo, qualsiasi attrezzatura o ambiente, dalla piscina ai campi da beach-volley, passando per la sauna, l’infermeria (ogni tanto un po’ di ghiaccio può tornare utile) e il bar sempre aperto. Immagina camere per il soggiorno rivestite in legno, dotate di bagno privato. Immagina un ristorante specializzato in cucina sportiva, capace di soddisfare ogni esigenza personale, dalle semplici preferenze alle allergie alimentari, dove puoi fare colazione, pranzo e cena gustando pasti abbondanti dai nutrienti attentamente bilanciati mentre socializzi con gli altri partecipanti parlando in inglese, italiano, tedesco e francese. Immagina una sala per l’allenamento grande come quattro campi da calcetto, illuminata da un’immensa vetrata affacciata sulle montagne che separano la Svizzera dal Liechtenstein messa lì al solo scopo di regalarti un’incessante veduta mozzafiato. Immagina cinquanta o sessanta karateka provenienti da ogni cantone svizzero e da Italia, Lussemburgo, Svezia, Finlandia, Belgio e così via. Immagina uno dei più rinomati e preparati istruttori della Japan Karatedo Federation Wado-Kai che con intelligenza, rigore e leggerezza ti accompagna per sei giorni, cinque ore al giorno, in un avvincente allenamento di karate, snocciolando e approfondendo tutto il curriculum tecnico del Wado-ryu. Ecco, se sei capace di immaginare tutto questo non è perché hai troppa fantasia, ma perché, probabilmente, ti sei già imbattuto o hai già sentito parlare del Renshin Kan’s International Wado-Kai Karate Summer Camp organizzato da Roberto Danubio sensei (7° dan JKF Wadokai) e sua moglie, Eveline Danubio sensei (6° dan JKF Wadokai) a Filzbach, Svizzera.
L’edizione 2022 di quello che è probabilmente il più prestigioso camp Wado-Kai in Europa si è svolta dal 10 al 15 luglio e, ovviamente, una delegazione della WKSI non poteva certo mancare all’appuntamento. È infatti dall’edizione del 2013 che Maurizio Paradisi e Giuseppe Carloni, entrambi 5° dan JKF Wadokai e, rispettivamente, presidente e capo istruttore del nostro branch, non ne saltano uno. Motivo per il quale Roberto ed Eveline Danubio hanno voluto ringraziarli, quest’anno, con due bellissimi trofei di cristallo che ribadiscono la strettissima collaborazione tra i nostri due branch JKF Wado-Kai. Per me si trattava invece soltanto della quarta edizione, e nemmeno consecutiva, pertanto è stato forse più facile rendermi conto d’aver vissuto la più bella esperienza che abbia mai fatto se parliamo di esperienze nel karate.
Lo so, lo so. L’ho detto anche le altre tre volte, ed è possibile verificarlo qui, qui e qui. Ed effettivamente l’ho detto ogni volta perché ogni volta era vero, esattamente com’è vero adesso. Solo che stavolta lo è un pochino di più. Sarà che uscivamo (uscivamo?) da due anni e mezzo di pandemia; sarà che il Kerenzerberg Sportzentrum si è da poco rinnovato con spazi più ampi, moderni e funzionali; sarà che l’organizzazione dei Danubio negli anni si è affinata o sarà, come infatti è, che il livello tecnico generale dei partecipanti, che è sempre stato incredibilmente alto, negli anni è ulteriormente e progressivamente cresciuto, ma durante quest’edizione la qualità degli allenamenti e delle interazioni tra i partecipanti – dentro e fuori dall’incredibile sala designata alla funzione di dojo – è stata gioiosa, fruttuosa ed entusiasmante come mai prima d’ora.
La cosa incredibile di questo Summer Camp è che non importa quante volte ci sei stato: riesce sempre a stupirti e sedurti. Quando arriva il momento dei saluti ti sale sempre questa specie di groppo in gola e mentre ringrazi, stringi mani e abbracci tutti (finalmente!), non puoi fare a meno di promettere, innanzitutto a te stesso, «ci vediamo qui l’anno venturo, lo giuro».
Lo so, lo so. Sono cose che si dicono. Ma in questo caso, sono anche cose che si fanno, e anno dopo anno ci rivediamo puntualmente tutti lì, virus, guerre e guai vari permettendo. Sempre in compagnia di due o tre manciate di nuovi amici e compagni di strada. Sempre più convinti di esserci messi in cammino, parafrasando lo scrittore Carlos Castaneda, su un sentiero che ha un cuore. Il sentiero del Wado.
(Riccardo Rita)
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Mente aperta e prospettiva internazionale: ecco la via da percorrere
Secondo lo statuto del Budo redatto nel 1987 dal Nippon Budō Kyōgikai, è importante che insegnanti e allievi, nella loro pratica marziale, mantengano la mente aperta e una solida prospettiva internazionale. Il motivo è semplice: con questa attitudine, sia la conservazione sia l’evoluzione e il progresso di una qualsiasi arte sono più efficacemente garantite. È qualcosa che accade in tutti i campi del sapere: scienza, arte e tecnica tendono a fiorire e prosperare laddove c’è più apertura, scambio, confronto, dialogo, condivisione. Il karate non fa eccezione. Ed è questo uno dei motivi per cui amiamo partecipare ai seminari e agli allenamenti organizzati da Roberto Danubio sensei.
L’occasione stavolta ci è stata offerta da un allenamento dedicato alla preparazione degli esami dal 1° al 5° dan che si è svolto nel suo bellissimo Renshin Kan dojo di Weinfelden, Svizzera. Per partecipare a queste tre ore di pratica, dall’Italia, in rappresentanza della WKSI – Wadokai Karatedo Shingitai Italia, branch ufficiale della JKF Wadokai, siamo partiti all’alba, in quattro, e appena giunti in Svizzera, come ogni volta, abbiamo potuto beneficiare della superba accoglienza della famiglia Danubio e di tutti gli altri suoi allievi, praticanti e assistenti.
Come già scritto in passato, il maestro Danubio ha saputo creare nel tempo una specie di famiglia allargata che raccoglie allievi e istruttori della JKF Wadokai provenienti da tutta Europa e che, oltre alle sue ben note qualità di insegnante ed esperto internazionale di Wado, costituisce un formidabile valore aggiunto. Ogni evento da lui organizzato, che si tratti del Summer Camp (sei giorni di full immersion di karate in una specie di paradiso degli sportivi, nel mezzo delle alpi svizzere), del Wado Spirit (un bellissimo seminario che ogni anno coniuga pratica, esami e convivialità), degli allenamenti propedeutici agli esami o di un semplice allenamento quotidiano, si trasforma sempre in un’occasione di crescita, confronto e approfondimento che non può certo lasciare indifferenti.
Per questo specifico allenamento Danubio sensei ci ha fatto dapprima concentrare sugli esercizi di coppia, per approfondire i principi dei Kihon Kumite, per poi passare ai Kata e, solo alla fine, alla pratica dei Kihon, in una specie di percorso alla rovescia che ha fatto assumere nuovi significati a quei gesti che, dopo tanti anni di pratica, rischiano (a torto) di risultare scontati. E anche stavolta ce ne siamo tornati a casa con un ricco bagaglio di esercizi e suggerimenti utili sia a noi, sia, a cascata, ai nostri allievi. Con la piacevole sensazione di aver fatto un ulteriore passo avanti nella comprensione del Wadoryu in una dimensione autenticamente aperta e internazionale. Una dimensione da cui sarebbe impossibile tornare indietro senza sentire di perdere qualcosa di fondamentale, e che non smetteremo mai di raccomandare a chiunque intenda porsi su un sincero sentiero di crescita tecnica e marziale.
Ti è piaciuto l’articolo? Percorri la via insieme a noi! Dai un’occhiata al seminario internazionale Wadokai Masters in Rome:
Shingo Ohgami, 8° dan JKF Wadokai, è venuto a mancare
Insegnante attento, premuroso e di grande erudizione (marziale e non), lascia un’impronta indelebile nel Wadoryu europeo e mondiale. Autore di due testi fondamentali, nonostante la sua popolarità e pur essendo universalmente riconosciuto come una delle maggiori autorità delle arti marziali tradizionali, in ogni occasione non mancava mai di stupire per l’umiltà e la raffinata, cordiale semplicità dei suoi modi.
Lascia un vuoto incolmabile. Ma anche una grande eredità tecnica e spirituale, una guida e un esempio per ogni budoka. Noi della WKSI faremo del nostro meglio per onorarla. Per intanto, i nostri pensieri vanno alla famiglia e ai suoi tanti allievi, tra cui il nostro amico e maestro Roberto Danubio sensei. A tutti loro, esprimendo il nostro cordoglio, ci stringiamo idealmente in un abbraccio.
PRIME, le arti marziali inclusive: il sito web è online con la Guida per i Coach
Ne abbiamo parlato altre volte, ma è bene ricordarlo. PRIME – Participation, Recreation and Inclusion through Martial Arts Education è una progetto co-finanziato dal Programma dell’Unione europea ERASMUS+ per sviluppare un modello formativo di alta qualità a supporto della promozione, in Europa, di una sana partecipazione delle persone disabili alle arti marziali.
Il modello PRIME è il primo nel suo genere e si inserisce nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche (EQF) e degli altri standard internazionali di merito, quali lo International Sport Coaching Framework.
Noi della WKSI – Wadokai Karatedo Shingitai Italia, branch ufficiale della JKF Wadokai nonché associazione sportiva iscritta al registro del CONI, affiliata all’Ente di Promozione Sportiva CSEN e inserita nel Registro Nazionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
in qualità di Associazione di Promozione Sociale, siamo l’unico partner
italiano di PRIME, fornendo, grazie alla nostra esperienza sul campo (vedi il progetto Abili al Karate), un contributo decisivo alla redazione delle linee guida rivolte a tutti i coach delle discipline marziali.
I contenuti del sito web PRIME, il cui indirizzo è: https://www.martialarts-prime.com, sono disponibili in quattro lingue: Inglese, Francese, Tedesco e Italiano.
Consigliamo caldamente a tutti gli allenatori, gli istruttori e i maestri di karate, judo, aikido, jujutsu, kung-fu e , in generale, a tutti gli istruttori di discipline marziali e sport da combattimento, di consultare e scaricare (in formato Pdf) la Guida per i Coach. Uno strumento che può essere davvero utile, e talvolta risolutivo, per chiunque abbia o desideri accogliere praticanti portatori di disabilità nei propri corsi.
Coaching inclusivo per le arti marziali: l’atto finale del Progetto PRIME
Si è tenuto a Tralee (Irlanda) il 3 dicembre 2018 l’evento finale del Progetto europeo PRIME (Participation, Recreation and Inclusion through Martial Arts Education) che vede la WKSI come partner e la ICSSPE come lead partner. L’obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare un quadro di insegnamento specifico che, in Europa, faciliti la partecipazione delle persone con disabilità alle arti marziali.
L’evento finale ha rappresentato un’occasione per i partner di progetto, i relatori e gli ospiti – tutti appartenenti al mondo del coaching – di discutere e condividere opinioni e idee sullo stato dell’arte del coaching inclusivo per le arti marziali in Europa, nonché sul ruolo centrale svolto da questo modello formativo adattato per i coach e le associazioni sportive inclusive.
Il modello formativo e il sito web di PRIME saranno disponibili a partire da gennaio 2019. In particolare il sito web, che resterà on-line per i prossimi 5 anni, rappresenterà un “incubatore in continuo aggiornamento” per un’ampia gamma di informazioni e risorse che riguardano le arti marziali inclusive.
Il modello formativo sviluppato dal progetto PRIME è destinato a essere il primo del suo genere in Europa ed è di estrema importanza per i coach e le associazioni sportive inclusive e per quelle che intendano diventarlo. Con un’ampia gamma di informazioni – dai principi di base del coaching allo scenario politico in tema di inclusione attraverso lo sport e l’uguaglianza di genere, una panoramica delle principali disabilità, fino a consigli molto pratici sull’insegnamento delle arti marziali alle persone disabili – il documento si inserisce in un contesto dove ancora oggi manca una metodologia condivisa. Le informazioni generali che vengono fornite possono servire da orientamento per i coach che si occupano di insegnare a persone con diverse abilità, e noi abbiamo il dovere di divulgarlo il più possibile attraverso le nostre reti.
Il modello è disponibile in quattro lingue – inglese, tedesco, italiano e francese – e questo consentirà di raggiungere un ampio pubblico in grado di mettere in pratica il contenuto nei vari contesti. La WKSI contribuirà sicuramente a divulgare il materiale PRIME, nella speranza che sempre più coach e associazioni sportive si impegnino per l’inclusione.
PRIME: manca poco all’evento finale… Stay tuned!
Lunedì 3 dicembre 2018, a Tralee, in Irlanda, si svolgerà l’evento finale del progetto europeo PRIME (Participation, Recreation and Inclusion through Martial Arts Education), l’iniziativa di cui WKSI è partner e che vede la ICSSPE come capofila. L’argomento chiave del progetto, e quindi dell’evento conclusivo, verte sull’inclusione nella pratica delle arti marziali delle persone di qualsiasi livello di abilità…
Addio, Takagi Sensei: lutto nel mondo del Wado
Un altro grande maestro del Wado-ryu è venuto a mancare. Hideho Takagi Sensei, presidente della Commissione Tecnica della Japan Karatedo Federation Wado-kai, è morto dopo aver lottato a lungo contro un brutto male…